7 settembre - lino cannavacciuolo

Antro 2022 – LINO CANNAVACCIUOLO in Concerto SOLD OUT

07/09/2022 21:00 Spettacoli e performance

EVENTO SOLD OUT

LINO CANNAVACCIUOLO
in Concerto
VIA NAPOLI… da Pergolesi a Pino Daniele
Piero De Asmundis, piano
Gigi De Rienzo, basso
Vittorio Riva, batteria

A CURA DI Festival Antichi Scenari

Castello di Baia – ore 21

Prenotazione con biglietto d’ingresso al sito qui: https://bit.ly/3ApN8vL

Musicista eclettico e travolgente, originario di Pozzuoli, si diploma al conservatorio di San Pietro a Majella sotto la guida e l’occhio dei maestri Giuseppe Prencipe e Angelo Gaudino.

Fin da piccolo dimostra una grande passione per la musica e la sua naturale predisposizione viene alla luce per la prima volta suonando nella banda del padre appassionato musicista. È proprio grazie a suo padre e al suo maestro di musica di quel periodo che si avvicina allo studio del violino fino a quando, a soli 11 anni, inizia i suoi studi al Conservatorio.

Via Napoli è una strada che congiunge la città di Pozzuoli, terra natia del violinista flegreo, a Napoli, da sempre suo punto di riferimento musicale e culturale. Le due città hanno accolto simbolicamente l’ultimo respiro di Giambattista Pergolesi – che proprio nell’antica Puteoli, nel convento dei frati cappuccini, poneva fine alla sua giovane e gloriosa esistenza – e ii primo vagito di Pino Daniele, il quale proprio dalla città della sirena Partenope, muoveva i primi passi della sua rinomata carriera musicale. Via Napoli e anche da intendersi come “viaggio simbolico”, nella storia dei repertori musicali di area partenopea dal ‘500 ad oggi. Il progetto, con una formazione in “quartetto” si articola in diverse tracce sonore, mischiando composizioni “storiche” con brani “originali”, muovendosi tra tradizioni “colte”, e “popolari” propriamente dette. Si va dalla cinquecentesca “Gagliarda napoletana” di Antonio Valente alla seicentesca “Aria amorosa” di Nicola Matteis, passando per l’aria “Se tu m’ami” attribuita, forse erroneamente, proprio a Pergolesi, richiamandone comunque lo stile compositivo. Sul versante “popolare” si va invece dalla famosa ‘Tarantella di Masaniello” a “Lo Guarracino”, celebre canzone “ncopp’ a la tarantella” che narra di un’epica zuffa tra pesci in mare. Uno spazio e riservato anche ad alcuni “classici” moderni della canzone napoletana, da “Munasterio ‘e Santa Chiara” ad “lndifferentemente”, dal “canto scenico” della “Bammenella” di Raffaele Viviani fino ad arrivare ad “Alleria” di Pino Daniele, quasi come punto di arrivo e di sintesi delle diverse tradizioni esplorate. Infine, una serie di composizioni originali dello stesso Cannavacciuolo: tammurriate e brani in chiave “minimalista”, sui quali si staglia il suo violino virtuosistico, suonato talvolta in modo quasi “percussivo”, altre invece in stile “melismatico”. Il risultato è un viaggio sonoro dove le varie “tradizioni” ed “esperienze” si sposano perfettamente e si compongono come tessere di un mosaico musicale inedito e affascinante.

Info e calendario completo del Festival Antro 2022 – Gli dei erranti qui: https://bit.ly/3SM1z48