Vespasiano

  • Inv 153350
  • Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia

  • seconda metà del I sec. d. C.
  • marmo italico (Luni)
  • h. con base 230 cm; senza base 218 cm; h. del sostegno 85 cm; h.del viso 24 cm

La statua, sorretta da base, rappresenta l’imperatore Vespasiano in nudità eroica. Il corpo atletico del princeps sembra riprodurre uno schema chiastico: la gamba destra, sulla quale poggia principalmente il busto, funge, pertanto da sostegno, mentre quella sinistra è rivolta verso l’esterno, con una leggera torsione. In maniera opposta, il braccio destro, corre liberamente lungo il corpo, al quale è collegato mediante un pesante puntello; il braccio sinistro, invece, poggia sul fianco, quasi a scaricarne il peso. Il mantello è lievemente appoggiato sull’omero sinistro,mentre all’altezza dell’avambraccio corrispondente pare avvolgersi in fitte pieghe; poi discende rigidamente lungo la gamba libera, alla quale è collegata sempre mediante puntello. Il sostegno laterale, a forma di corazza, presenta, sul lato anteriore, un gorgoneion dai tratti profondamente marcati; il lato posteriore, invece, non è lavorato. La testa, rifinita solo per la parte che sarebbe risultata visibile, restituisce l’immagine di un imperatore in età certamente avanzata, ma i cui lineamenti sembrano attenuati da una resa levigata; infatti, le rughe appaiono “ammorbidite e stemperate”.

La scultura di Miseno rappresenta un caso esemplare, poiché è l’unica statua intera  di Vespasiano pervenutaci. Il ritratto “idealizzato” dell’imperatore trova corrispondenza sia con quello del figlio, ambedue avrebbero dovuto esaltare la “giovane” dinastia flavia, sia con lo schema eroico scelto per il corpo, che sarebbe risultato in netto contrasto associato a un volto dai tratti marcatamente cadenti.

Localizzazione geografico-amministrativa
Bacoli, località Miseno
Napoli
Modalità di rinvenimento

in origine collocata in una delle due nicchie absidali, all’interno della cella del sacello degli Augustali di Miseno; rinvenuta il19 marzo 1968  

Bacoli (NA), località Miseno

Definizione culturale

arte romana

Condizione giuridica e vincolistica

proprietà dello stato

Stato di conservazione
buono con integrazioni
Fonti e documenti di riferimento

M.R.Borriello-A.D’Ambrosio, Baieae-Misenum, Forma Italiane reg.1,14, Firenze 1979, pp.137ss.; M.R.Borriello, L’edificio degli augustali di Miseno, in Domiziano/Nerva, cat. Mostra Napoli 1987, pp. 13-24;   A. de Franciscis, Il sacello degli Augustali a Miseno, Napoli 1991, pp. 38-41; G.Guadagno, Il sacello degli Augustali di Miseno in Tranquillitas (Mél.en l’honneur de Tran Tam Tinh, Quebec s.d.-1994), pp. 243-53;  P. Miniero (a cura di), Il museo archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, Napoli 2000, pp. 70-71;P. Miniero ( a cura di), Il sacello degli Augustali di Miseno, Napoli 2000, p. 36; P. Miniero, Baia: il castello, il museo, l’area archeologica, Napoli 2000, p. 56-57; Campi Flegrei III, 2009, p. 201.