Sole e Oceano

  • Inv 233967-233968
  • Museo Archeologico dei Campi Flegrei

  • lastra di rivestimento
  • III sec. d. C.
  • marmo
  • h. 105 cm; lungh. 184,5 cm

La lastra doveva  rivestire il lato lungo di una base per statua. La decorazione è articolata in tre pannelli, di cui solo due conservati, separati da cornici impreziosite da ovoli, astragali e foglie d’acanto. Il pannello che è andato perduto, e del quale possediamo solo una descrizione, presentava la raffigurazione della dea Roma, seduta su una catasta di armi, con globo e Vittoria. Nel pannello superiore è raffigurata, in alto, una quadriga rampante guidata dal Sole, con corona radiata, frusta nella mano sinistra e ibraccio destro teso in avanti con la mano aperta. Nel pannello inferiore compare la personificazione di Oceano con una ancora nella mano sinistra e il braccio destro sollevato. Il gesto ampio del braccio destro del Sole lo arricchisce del titolo di Invictus; proprio al Sol Invictus Baal era dedicata la nuova religione orientale introdotta a Roma da Giulia Domna. Caracalla  si lascerà ritrarre su di un tipo monetale sotto le sembianze del Sol Invictus, alla guida di una quadriga.

Il rilievo delle figure è poco accentuato e di qualità modesta, come dimostra la sproporzione delle mani rispetto al resto dei corpi e l’appiattimento del torso di Oceano e delle pieghe del chitone del Sole. Rilevante è l’associazione Oceanus-Sol, ampiamente attestata sotto il regno dei Severi e, in seguito, sotto quello di Costantino.

 Anche sul piano stilistico la lastra ben si colloca in età severiana , ed è quindi probabile che la base cui apparteneva reggesse una statua dedicata ad un membro della dinastia imperiale, che per le enormi dimensioni del supporto, doveva essere, probabilmente, di tipo equestre. Si è pensato, a tal riguardo, a una scultura in onore di Caracalla, raffiguratovi come nuovo Alessandro di ritorno dalle sue campagne in Oriente

Localizzazione geografico-amministrativa
Bacoli, località Miseno
Napoli
Modalità di rinvenimento

rinvenuta nell’area porticata del sacello degli Augustali  nel 1968

sacello degli Augustali di Miseno

Definizione culturale

arte romana

Condizione giuridica e vincolistica

proprietà dello stato

Stato di conservazione
mutilo
Fonti e documenti di riferimento

M.R.Borriello-A.D’Ambrosio, Baieae-Misenum, Forma Italiane reg.1,14, Firenze 1979, pp.137ss.; M.R.Borriello, L’edificio degli augustali di Miseno, in Domiziano/Nerva, cat. Mostra Napoli 1987, pp. 13-24; A.De Franciscis, Il sacello degli Augustali a Miseno, Napoli 1991, pp. 42-43; G.Guadagno, Il sacello degli Augustali di Miseno in Tranquillitas (Mél.en l’honneur de Tran Tam Tinh, Quebec s.d.-1994), pp. 243-53; P. Miniero (a cura di), Il museo archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, Napoli 2000, pp.76-77; P. Miniero (a cura di), Il sacello degli Augustali di Miseno, Napoli 2000, pp. 43-44; Campi Flegrei III, 2009 pp. 208-209