naoforo

  • Inv 241834
  • Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, torre Nord Ovest

  • seconda metà del I sec. a. C.
  • basalto
  • scalpellatura, levigatura
  • 83 cm

La scultura raffigura un personaggio maschile, apparentemente stante, dato lo stato di conservazione attuale che mostra gambe spezzate e assenza della testa. Indossa un abito apparentemente lungo, fermato sulla spalla sinistra, e del quale si intravedono leggere piegoline che si dipanano a ventaglio in prossimità del petto; la parte inferiore della veste è liscia, ad eccezione del lato destro del corpo, dove sembra ricadere in una rigida e isolata piega. La statua rappresenta verosimilmente un sacerdote del culto di Iside, recante un tempietto (naos) , all’interno del quale è raffigurato Osiride, stante, con corona sul capo, la mano destra ripiegata sul busto, mentre la sinistra brandisce uno scettro. La perdita del capo per questa e per un’altra statua raffigurante Iside, proveniente dal medesimo Iseo, ha fatto pensare a una intenzionale decapitazione, in seguito a un processo di damnatio memoriae da parte dei Cristiani, sulla scia dell’invettiva contro la dea egiziana e il suo culto, lanciata da San Paolino da Nola nel 404 d.C.; le due statue, infatti, avrebbero rivestito una funzione sacra in luogo sacro ai pagani.

Localizzazione geografico-amministrativa
Pozzuoli, località Cuma
Napoli
Modalità di rinvenimento

rinvenuta nel 1992 all’interno di un’ampia vasca con funzioni di bacino lustrale, proveniente all’Iseo localizzato sul litorale a sud dell’Acropoli di Cuma

Pozzuoli, località Cuma - Acropoli

Definizione culturale

arte romana

Condizione giuridica e vincolistica

proprietà dello stato

Stato di conservazione
mutilo
Fonti e documenti di riferimento

C. Gialanella (a cura di), Nova Antiqua Phlegraea, Napoli 2000;L. Crimaco - C. Gialanella- F. Zevi (a cura di), Da Puteoli a Pozzuoli. Scavi e ricerche sulla rocca del Rione Terra, Napoli, 2003