mosaico con pancraziasti

  • Inv 293025
  • Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, loggiato esterno

  • mosaico
  • prima metà del III sec. d. C.
  • grandi tessere di pietra calcarea (bianche) e tessere di pietra vulcanica (nere)
  • opus vermiculatum
  • h. 380 cm; largh. 690 cm

Il mosaico pavimentale, di notevoli dimensioni, presenta grandi tessere bianche di pietra calcarea disposte secondo un ordito non troppo accurato, delimitate da una balza bianca marginale e da una linea nera di riquadratura del campo figurato che si interrompe sul lato breve dell’ingresso alla sala, in seguito a evidenti modifiche successive alla realizzazione del mosaico. Pertanto, in corrispondenza di questo lato, la fascia bianca di contorno risulta soppressa, mentre le tessere nere della linea di riquadratura, sono state reimpiegate nel campo figurato. Su quest’ultimo spiccano due coppie di pancraziasti, realizzate in tessere nere di pietra vulcanica. Quasi tutti gli atleti sono identificati dal loro nome iscritto sulla testa; partendo dalla coppia di destra si legge ELI.X (alludente, forse, anche al numero delle vittorie). Accanto al nome vi è un ramoscello di ulivo, simbolo anch’esso di vittoria, il secondo lottatore non reca nome, poiché scomparso in seguito a un intervento di restauro antico. La seconda coppia è, invece, composta da un MAGIRA e da un ALEXANDER. Quest’ultima figura è fin troppo lacunosa, anche se la sua posizione sembra simile a quella dell’antagonista, con una gamba sollevata e piegata all’altezza del ginocchio e il braccio proteso a colpire l’avversario. Gli atleti hanno volti inespressivi e corporature massicce, i cui dettagli anatomici sono esasperati da elementi semicircolari di tessere bianche che rendono il risalto le masse muscolari. Al centro della scena svetta un’alta colonna, davanti alla quale si staglia un ramo di palma allungato, motivo che spesso accompagna i vincitori di giochi. La colonna è sormontata da un cuscino decorato con rombi uniti ai vertici da cerchi con punto centrale pieno; su questo poggia il marsupio con il premio, che l’iscrizione CL consente di quantificare in 150 denari; si tratta, verosimilmente, della ricompensa per l’atleta vincitore. Anche il pavimento dell’anticamera posta ai lati dell’ingresso all’appartamento meridionale della villa di Piazza Armerina presenta uno schema iconografico simile, tuttavia, con scena di lotta tra Eros e Pan e con un premio per il vincitore ammontante a 22.000 denari.

Al di sopra del marsupio del pavimento puteolano è visibile un piccolo pannello quadrangolare, recante l’iscrizione ISEO EVSEBIA, che pare indicare l’occasione delle gare, per l’appunto i giochi Eusebici nel santuario di Iside. Tale tempio doveva trovarsi nel suburbio occidentale della città, in quella parte della ripa puteolana oggi sommersa dal bradisismo. Gli Eusebeia erano svolti ogni cinque anni nello stadio di Puteoli, innalzato da Antonino Pio, in onore del padre Adriano, sui resti della villa di Cicerone, ma, evidentemente, potevano tenersi anche in sedi accessorie, forse con un premio offerto agli ospitanti.

Sempre nel campo figurato, in basso, a destra della colonna, vi è un cratere a corpo sferico su piede a campana, contenente due fiori di papiro e riecheggiante modelli bronzei. I vasi raffigurati sui mosaici con motivi atletici sono da intendersi come premi o contenitori di olio o di sabbia finissima, con la quale si cospargevano i lottatori.

Il mosaico di Pozzuoli trova un confronto diretto con quello della caupona ostiense di Alexander, risalente anch’esso, per lo stile delle iscrizioni, alla prima metà del III sec.d.C..

Localizzazione geografico-amministrativa
Pozzuoli
Napoli
Modalità di rinvenimento

il mosaico è venuto alla luce in seguito ad un intervento di lavori a rete ENEL, appena al di sotto della massicciata stradale

in un aula di un piccolo complesso termale che faceva parte di una villa collocata a nord del foro, nel suburbio orientale della città di Puteoli, a valle della strada per Neapolis.

Definizione culturale

arte romana

Condizione giuridica e vincolistica

proprietà dello stato

Stato di conservazione
buono con integrazioni
Fonti e documenti di riferimento

C. Gialanella (a cura di), Nova Antiqua Phlegraea, Napoli 2000, pp. 51-55;  L. Crimaco - C. Gialanella- F. Zevi (a cura di), Da Puteoli a Pozzuoli. Scavi e ricerche sulla rocca del Rione Terra, Napoli, 2003