bambina con farfalla
- Inv 222740
Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia
- prima metà del I sec. d. C.
- marmo bianco a piccoli cristalli per il corpo, marmo pario per la porzione superiore inserito a incastro; base in calcare (travertino ?)
- h. 120 cm; h. al plinto 9 cm; largh. al plinto 36 cm; prof. al plinto 31 cm
In questa statua è ritratta una fanciulla vestita alla greca, con il chitone e il mantello dal panneggio pesante che le lasciano scoperte le spalle, sì da accentuare coloristicamente il contrasto con la delicata morbidezza delle giovani membra. Dal suo volto, incorniciato da una frangia ondulata di capelli ricadenti sulla fronte, e coronato da un ricco e raro ornamento di gemme, promana un’espressione di tristezza. La bambina volge leggermente la testa verso destra per guardare qualcosa che, probabilmente, reggeva nella mano destra, originariamente mancante. Mediante un calco di ricostruzione del braccio destro, si è proposto di attribuirle un frammento di mano infantile che regge una farfalla. Tale ricostruzione vuole suggerire l’idea che la bambina sia stata raffigurata nell’attimo in cui la vita, simboleggiata dalla farfalla-Psyche, le sta sfuggendo. La somiglianza con i ritratti funerari infantili della famiglia giulio-claudia confermerebbe tale ipostesi, e indurrebbe a identificare la fanciulla con una delle figlie di Claudio, morta in tenera età. B. Andreae, propone di riconoscere nella statua in esame Ottavia Claudia, figlia di Claudio andata in sposa a Nerone, e di attribuire il frammento di mano con farfalla ad una statua di Eros funerario (perduta), che doveva trovarsi nella terza nicchia del lato destro; lo studioso identifica nell’Eros funerario Britannico, unico figlio di Claudio, in tal modo rappresentato accanto alla sorella.
Il tipo iconografico si ispira alle statue onorarie delle giovanissime iniziate al culto di Artemide (cd. "orsette") nel santuario di Brauron in Atene. Ne viene sottolineata la connotazione funeraria che permette un'attribuzione della statua al I sec. d.C.
- Localizzazione geografico-amministrativa
- Bacoli, località Baia
- Napoli
- Modalità di rinvenimento
rinvenuta al suolo tra la seconda e la terza nicchia della parete orientale del ninfeo di età giulio-claudio in seguito a scavi subacquei regolari effettuati il 21 settembre del 1981
Bacoli (NA), località Baia, ninfeo di Punta Epitaffio
- Definizione culturale
arte romana
- Condizione giuridica e vincolistica
proprietà dello stato
- Stato di conservazione
- buono con integrazioni
- Fonti e documenti di riferimento
P. Miniero (a cura di), Il museo archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, Napoli 2000, pp. 92, 98-99; P. Miniero, Baia: il castello, il museo, l’area archeologica, Napoli 2000, pp. 58-59, 63; Campi Flegrei III, 2009, p. 161