Il sito di Liternum - #carteggiosocial
in collaborazione con l'Università della Tuscia
Quando è stata la volta delle ricerche nel sito di Liternum, abbiamo voluto iniziare da una battuta del celebre film di Luigi Magni dedicato alla figura di Scipione l’Africano, che com’è noto trascorse i suoi ultimi anni proprio nella colonia romana, con la complicità del Prof. Salvatore De Vincenzo dell’Università della Tuscia, che ne dirige la missione di scavo.
Il Professore ha spiegato che i nuovi scavi hanno notevolmente arricchito le conoscenze sul sito di Liternum, e in particolare sull’area del foro e la sua evoluzione architettonica nel corso del tempo. E’ importante infatti sapere che il Capitolium è il monumento più antico dell’area e che l’assetto del foro come lo vediamo oggi entrando nel Parco archeologico di Liternum è il frutto di vari interventi edilizi che si sono susseguiti dagli inizi del I secolo a.C. al III secolo d.C.
Dal carteggio è venuta fuori anche una bella curiosità: nel bel mezzo del Parco archeologico e assolutamente in bella vista si trova una sorta di altare in tufo grigio. Il Prof. De Vincenzo ci ha chiarito che non si tratta di un elemento del foro, ma di un introduzione moderna, risalente ai primi anni dello scavo del Parco, su cui sono stati fatti incidere i versi che il poeta Ennio dedicò all’Africano.
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